Poche ore fa nel ristorante “Punto de Paz”, situato nel territorio della Cooperativa di Lavoro Liberté, si è svolto un evento con caratteristiche riflessive sugli atti violenti che l'essere umano stesso genera e deve affrontare per cambiare.

La conferenza è stata coordinata dalla ricercatrice CONICET e facilitatrice della biodanza, Claudia Perlo, che sviluppa il programma di profonda implicazione sociale, "Rounds of peace", e diversi rappresentanti sociali, detenuti, Magistratura, Board of Trustees Released, organizzazioni civili e statali, coinvolte in ciò che genera il confinamento, la prigione e i suoi abitanti, entità cooperative, rappresentanti del Servizio Penitenziario di Buenos Aires, agenti INTA e altre organizzazioni come Victims for Peace.

Nell'occasione c'è stato un talk introduttivo, e successivamente è stato proiettato un video, per poi passare all'attività chiamata bio dance, dove le espressioni del corpo esternano la situazione che l'individuo sta attraversando e attraverso questa pratica la persona inizia a rilasciare ciò che sarebbe dannoso.

Al culmine dell'incontro, i partecipanti si sono abbracciati, salutati e scambiati espressioni verbali e corporali attraverso un semplice abbraccio, che non fa altro che rappresentare l'uguaglianza tra tutti.

Una chiara riflessione attraverso la quale è possibile capire che l'uno è uguale all'altro, indipendentemente dal passato di ciascuno, anche se d'ora in poi iniziano a viaggiare in modo rinnovato là dove la pace è presente nel loro cammino, lasciando da parte quelli violenti comportamenti.

Fonte: Libertà