L'unità penitenziaria n. 3, maschile, si trova nel comune di Concordia, provincia di Entre Ríos, dove da poco ha iniziato ad operare una cooperativa di detenuti locali.

In dialogo con il Sig. Maximiliano Silvero, che è il coordinatore educativo della suddetta unità, Prensa Liberté, ha potuto apprendere i dettagli di questa impresa cooperativa, dove i detenuti locali che fanno artigianato in legno hanno iniziato un percorso di cambiamento per le loro vite.

Maximiliano inizia questo dialogo raccontandoci che all'inizio di ottobre 2021 iniziano a dare forma al progetto, convocando il gruppo di stagisti, lavorando alla sua formazione e chiarendo alcuni dubbi. Cita che l'attività è iniziata, sotto la struttura di una cooperativa di lavoro, prima di ricevere la corrispondente registrazione.

I membri della cooperativa

La cooperativa di lavoro è composta da 16 detenuti, associati all'ente cooperativo; l'organo amministrativo è composto dal presidente, tesoriere, segretario, 1° Socio, 2° Socio; l'organismo di vigilanza è composto dal curatore e dal curatore sostitutivo, e nel caso di Massimiliano è, in particolare, il collegamento che esiste oggi tra la sede dell'unità penitenziaria e i soci della cooperativa, per i quali passano tutte le pratiche amministrative le sue mani.

Maximiliano, ricorda nel suo racconto, che l'iniziativa per la creazione di questa cooperativa nasce dal Patrocinio delle persone liberate della provincia di Entre Ríos e dall'Istituto per la Promozione delle Cooperative e Mutualità della stessa provincia. e aggiunge che questa proposta, fin dall'inizio, ha avuto l'avallo delle autorità carcerarie.

Attualmente questo ente non dispone di uno spazio fisico specifico, sebbene un gruppo di lavoratori che lo compongono (rispettano tutte le condizioni per cui non hanno problemi) sono stati autorizzati ad entrare in un padiglione, con i loro attrezzi manuali, a lavorare il legno e nel caso di necessità di eseguire un taglio, con altri tipi di utensili, con i quali non disponevano, evidenzia che previa autorizzazione, hanno accesso a tale strumento e ottengono così la possibilità di portare a termine l'opera.

Per quanto riguarda i lavori che vengono eseguiti, ci ha detto che sono fatti di legno e si è parlato di realizzare dipinti, orologi da parete, tavoli, panche, oltre a porta thermos, e ha anche sottolineato che ci sono già progetti da fare altri lavori in quello che includerebbero il fabbro.

Si precisa che lo scopo di coloro che hanno guidato la creazione di questa entità cooperativa è che raggiunga l'autonomia, l'autogestione al cento per cento dai detenuti, che i materiali che utilizzano siano ottenuti da loro, ecco perché esiste un giornata con apposita autorizzazione, per l'ingresso dei materiali.

Popolazione dell'unità e futuro della cooperativa

Indica anche che il numero di detenuti in quell'unità è basso, rispetto alle unità più grandi, la popolazione è di quattrocentodieci detenuti, che varia in base alle entrate e alle spese.

Sottolinea che tutto è molto nuovo e che, nonostante vi siano controlli rigorosi, si interpreta che, con il passare del tempo, in questo senso, e secondo la quota fiduciaria così come viene data, ci saranno delle varianti, in termini di il rigore sancito oggi dal protocollo di sicurezza.

I controlli saranno resi più flessibili, anticipa inoltre, e favorirà la possibilità di togliere i lavori dall'unità, in modo che possano essere venduti, con maggiore flessibilità, al momento dell'abbandono dell'unità, anche se attualmente, ancora con restrizioni, Si sta già facendo, affinché i loro parenti possano venderli all'estero, questo deve essere allegato ad esso.

Spazio fisico

Si tiene conto della possibilità di fornire loro uno spazio fisico per svolgere i compiti di questa cooperativa di lavoro, che la farà affermare sempre di più.

Per concludere, Maximiliano ha ringraziato il responsabile del trattamento, e l'équipe, Leticia Gallo, laureata in Scienze della Formazione, Claudio Perlo, Liberté, e l'Assessorato alla Direzione Comunale, che era rappresentato dal Sindaco, (I.), Alfredo Francolini, Segretario di Governo , Alberto Armanazqui, al consigliere Juan Domingo Gallo.

Ha detto che questo segna un prima e un dopo nella provincia, un modello da seguire, per le altre unità di Entre Ríos e del paese, e che si spera che questa sarà una causa stimolante per Liberté e Coopar.

Fonte: Liberté Press