Il secondo in comando, del Servizio penitenziario di Buenos Aires, si è espresso a favore del lavoro del nostro spazio, dopo averlo incontrato di persona.
Accompagnato dalla sua équipe e dai capi carcerari del Complesso Est, e delle unità che lo compongono, Liberté è arrivato nel nostro territorio, accolto dalla direzione della nostra cooperativa e del polo produttivo, in questo caso "pampa y carlitos". rispettivamente presidente dell'ente e segretario.
A proposito della nostra cooperativa di lavoro, il capo del carcere anziano ha parlato degli alti e bassi che ha saputo superare fin dagli albori, ma che oggi ne sta vedendo i frutti, e ha detto:
“La verità è che è una gioia per me come funzionario statale, come vicecapo del servizio penitenziario, poter conoscere questa impresa così importante per i detenuti”.
Visita del complesso carcerario
“Camminiamo con il gruppo di lavoro, visitando le unità del Complesso Est, che è un complesso che amiamo molto, che teniamo nel cuore, per questo siamo stabilmente su questo, e anche sugli altri, ma questo è un complesso molto particolare, un complesso che spesso risente delle condizioni meteorologiche, una situazione tipica della zona, quindi dobbiamo prestare molta attenzione al problema e di più con la sovrappopolazione che abbiamo, e il personale, stiamo vedendo un po' di tutto, è una gioia camminare per Batán.”
Il lavoro di Liberté si riflette in altre prigioni
Riguardo alla replica dell'esempio Liberté, ha sostenuto: “sta avanzando, e certe situazioni devono essere invertite, ne stavamo solo parlando, le stavamo sollevando, purché le cose siano fatte in modo responsabile, penso che non dovrebbero esserci impedimento, almeno Al contrario, stavamo solo presentando la visione di questa impresa che spesso abbassa la questione del conflitto, all'interno delle istituzioni, all'interno dell'istituto penitenziario, quindi è interessante e ci scommettiamo, purché si lavori responsabilmente, una scommessa per tutto ciò che è cura mentale, è sempre così”.
Così si è definito il vice capo del servizio penitenziario di Buenos Aires, Javier Cáceres, a proposito del lavoro del nostro spazio, in vista di una réplica in altre carceri».
Fonte: Liberté Press