Formano una cooperativa di lavoro.
Prensa Liberté, è venuta in questo spazio, situato nella prigione di Batán, per parlare con i membri del settore, al fine di conoscere le varie attività che si sono svolte lì.
Nell'occasione abbiamo potuto parlare con Facundo Peralta, che è un riferimento per il luogo, che ci ha raccontato una serie di compiti svolti nel corso di quest'anno.
Peralta ci ha detto che potrebbero nominare diversi obiettivi che sarebbero già stati conteggiati come risultati di questo 2022, tra cui quello relativo all'estensione dell'università in cui è stato approvato un progetto, che porterà una varietà di corsi, che possono essere offerti e sviluppato all'interno di questo spazio.
laboratorio braille
Chi lavora in questo laboratorio sono i detenuti stessi, racconta Peralta, che portano i materiali per svolgere i compiti e racconta felicemente di aver già realizzato cinque libri con questo tipo di scrittura per non vedenti che saranno donati a una scuola 505.
Cooperativa che prende Liberté come esempio
Commenta anche, un'altra delle buone notizie ed è la formazione di una cooperativa, su un progetto che è nato proprio nelle viscere de "La Pastoral", e aggiunge in anticipo che questo è legato alla replica della Liberté.
Il profilo della cooperativa sarà lavorativo e si baserà sull'attività di falegnameria, sviluppando l'artigianato, per il quale è stato assegnato, dal penitenziario, un settore collocato in massimo officine, che, seppur di piccole dimensioni, servirà a dai i primi passi.
Aspirano ad avere qualcosa di più grande, perché è previsto anche un laboratorio di cucito, ed è anche destinato a dare corsi di formazione che sarebbero offerti da formatori che provengono da organizzazioni del mondo esterno.
Nel suo racconto, chiarisce che al di là della realizzazione di una cooperativa, all'interno dello spazio, le sue attività di base sono legate allo studio, alla formazione, all'università, e parla di progressi, in questo senso.
Tempi post-pandemia e faccia a faccia
Per quanto riguarda gli studi universitari che nella fase COVID si potevano studiare tramite internet, oggi dopo aver superato la situazione pandemica, che è stato tagliato e ora tutto è di persona, il che provoca disagi a chi desidera proseguire gli studi nelle diverse carriere, tale è il caso dell'infermieristica, che desidera che sia stata troncata e che, al momento della denuncia, le autorità della facoltà sostengano di non disporre degli strumenti necessari, per continuare a studiare.
Per ora stiamo cercando di raggiungere un accordo con un ente per poter fare tirocini, ad esempio infermieristici, dalla Facoltà di scienze della salute e del lavoro sociale, che, tornando alla formazione in presenza, ci ha danneggiato.
Ma non siamo rimasti fermi e siamo stati in grado di trovare carriere alternative, come Scienze Agrarie, che è la didattica a distanza e oggi sono circa 20 gli studenti iscritti a quella facoltà, e dobbiamo ringraziare il responsabile della Cultura e dell'Educazione della SPB, sono riuscito a sbloccare una documentazione.
La laurea tecnica universitaria in giornalismo digitale, è un altro degli studi che non è stato possibile completare a causa del confronto diretto e altri studi che stavano emergendo nel quadro della pandemia, oggi non possono essere continuati dal contesto di reclusione.
Fonte: Liberté Press