Hanno verificato l'autogestione e lo sviluppo permanente del nostro polo produttivo.
Nel nostro territorio di Liberté è arrivato un gruppo di esperti cooperativi, che dopo aver fatto un giro all'interno dello spazio, ha analizzato positivamente il lavoro della nostra entità.
Si tratta di José Hernán Orbaiceta, direttore onorario di Cooperar, già membro del direttorio INAES per Cooperar e membro della rete dei Comuni Cooperanti insieme a Marita Suárez (ACCEL - Fecootra), promotrice del Cooperativismo con PPL e Liberated.
Elsa Haydee Miori e Aitor Pascual, entrambi del Consiglio di amministrazione della Cooperativa di assistenza domiciliare di Mar del Plata e anche membri di FECOOTRA, hanno completato l'elenco di questo gruppo di visitatori.
Dal canto suo, Miori si è presentata come la presidente della cooperativa Home Caregivers di Mar del Plata Ltda., e spiega che il compito che svolgono è prendersi cura degli anziani nelle case, aggiunge che esistono da dieci anni , indica anche che all'inizio c'erano solo dieci membri e ad oggi sono arrivati a centocinquanta lavoratori, e c'è un'eccezione, ci sono centotrenta donne e venti uomini.
Ha detto che l'importante è parlare di questa esperienza che si sta vivendo, che servirà a molte cose, e che sottolineo, essere davvero commosso, dal lavoro, dalla responsabilità, dalla serietà, pensando, per quanto il più possibile, anche se il seme è piccolo, raccontate ogni esperienza fuori dal carcere, perché vale la pena farlo.
Suarez ci dice che era da queste parti, molti anni fa, quando Liberté era nella sua infanzia, intorno al 2014, era un laboratorio dove si facevano orologi, faceva parte del movimento cooperativo. Il suo movimento nel cooperativismo è iniziato in FECOOTRA, ci dice, per svolgere formazione cooperativa, motivo per cui sono arrivati all'Unità 15 in quel momento.
Racconta di aver sempre seguito da vicino lo sviluppo di Liberté, e ricorda anche di aver partecipato al nostro primo corso di diploma, ha anche accennato al sentirsi uniti dall'affetto, dall'ammirazione, dal lavoro che svolgono, e sottolinea che quando hanno iniziato il cooperativismo in un contesto di reclusione, è stato fatto con detenuti e familiari e in quel caso la prima cooperativa è stata Kbrones.
Poi si sono generate tante cooperative, ha sottolineato Marita Suarez, con persone libere, e rilevo la nostra esperienza fatta con un Consiglio di Amministrazione, composto da detenuti, questa è la prima esperienza, che si può conoscere, riconoscendo che si tratta di un'iniziativa diversa da quelle avviate circa dodici anni fa, riferite alle cooperative nell'ambito del confinamento.
Infine, Aitor Pascual della cooperativa di badanti, ha sottolineato che tutto questo mondo del cooperativismo è affascinante, sottolineando che da cinque anni vive questa esperienza in Argentina, dove risulta essere un socio associato della suddetta cooperativa e un membro del consiglio di amministrazione. , estendendosi alla nostra entità, ha ritenuto che si tratta di un progetto creato coscienziosamente, comprendendo che si tratta di un modello replica.
Fonte: Liberté Press