Dialogando con il tecnico agrario specializzato, Mauricio Navarro, arrivato a Liberté, insieme alla sua collaboratrice, Silvia Pessolano, ci ha raccontato come l'organizzazione statale affronta questo 2023, e ha anche brevemente passato in rassegna ciò che il governo ha lasciato lo scorso anno.
"In INTA stiamo iniziando la campagna autunno-inverno 2023 - ci ha detto Navarro e ha proseguito - ora stiamo pensando di mettere i semi nel frutteto prima dell'autunno".
Riguardo al bilancio del 2022, ha detto: "è stato un anno molto positivo, facendo il punto, è andata molto bene, con tanto lavoro e tanta fatica, siamo riusciti a superare la cosa difficile".
Riguardo a Liberté, ha detto di aver raggiunto una fase di grande produttività per quanto riguarda il frutteto, e le cose sono in vista, il lavoro la fatica e di conseguenza l'ottima produzione.
Si è espresso anche sulla coltura, osservando che c'è un alto tasso di salute nella coltura, raggiunto nel nostro orto biologico, aggiungendo che c'è un'immediata sostituzione della coltura, dove qualcosa viene rimosso e sostituito con un'altra coltura, che significa che c'è un lavoro in qualche modo meccanizzato e sistematizzato, che fa scorrere sempre di più le cose ed è possibile scommettere su un efficiente sistema produttivo di resa, come si vede, con una buona qualità commerciale in chili.
Infine, ha anche detto che tutto motiva molto, nonostante sia stato un anno molto difficile con molte difficoltà, motivo per cui è stato un bilancio molto positivo.
A proposito del lavoro degli orti familiari, ha commentato che nell'anno in cui ha lasciato molte famiglie scommettendo sull'orto nelle loro case, c'era una forte richiesta di sementi.
Sfruttando gli spazi liberi, con l'aiuto tecnico di INTA, è stato possibile realizzare orti per chi magari non ne aveva mai avuto la possibilità, la crisi economica che colpisce occupazione e tasche, ha portato la modalità di creazione del proprio proprio cibo dove di solito calpestiamo la terra, fortunatamente è una buona via d'uscita, per chi oggi è disoccupato o lo stipendio non è sufficiente, oggi può piantare i propri ortaggi.
Anche la qualità del cibo gioca un ruolo in questa domanda, ci sono molte richieste da parte di persone che si associano a questo lavoro di coltivazione del proprio cibo.
Fonte: Liberté Press