Il 20 dicembre, durante la riunione straordinaria del Comitato Batán UP15, proprio nel momento in cui si discutevano due proposte di giorni di visita, se continuare con il formato utilizzato durante la pandemia o tornare al sistema precedente al protocollo, installato per la prevenzione del Corona Virus, nel bel mezzo di un'accesa discussione, è emersa la parola riflessiva di Diana Márquez, membro dell'organizzazione e coordinatrice di Vittime per La Paz, che ha alluso all'anniversario, (quello stesso giorno) ., della nascita del compianto Giudice Mario Juliano, che è stato fin dalla sua creazione, un forte sostenitore di Liberté, nel suo cammino verso la riscoperta della dignità di chi è privato della libertà, per questo è stato e continuerà ad essere per sempre, il padrino della nostra istituzione.
- Dettagli
- Categoria: Avvisi
- Disponibile anche in:
A poche ore dal riconoscimento da parte dell'Associazione argentina dei giudici delle esecuzioni penali come motore del cambiamento per chi oggi si trova in carcere, si unisce un'altra entità.
Vittime per la Pace, gruppo di vittime di reato creato dal compianto giudice Mario Juliano e braccio importante dell'Associazione Pensiero Penale, si occupa di accompagnare i detenuti a raggiungere il loro inserimento nel tessuto sociale e creare spazi di pacifica convivenza. entrambi gli spazi.
Accompagnando questo spirito, ha scelto di riconoscere istituzionalmente il compito che quotidianamente viene svolto dal territorio di Liberté, che si traduce in costanti azioni di crescita permanente.
- Dettagli
- Categoria: Avvisi
Si è svolto nella nostra biblioteca con la presenza di numerosi membri di Liberté e dove due professori dell'Università di Scienze della Salute e del Lavoro Sociale, per più di due ore, hanno fornito la conoscenza della RCP.
Il professore, specializzato in salute, Matías Leda, ha parlato con noi, al termine della giornata educativa, in questo laboratorio, che corrisponde alla terza classe, della cattedra organizzata dal segretario di estensione dell'Università di Scienze della salute e del lavoro sociale , dipendente dall'Università Nazionale di Mar del Plata e Liberté.
- Dettagli
- Categoria: Avvisi
I mediatori di comunità hanno sperimentato cosa significa conoscere Liberté
Dolores Ayerdi, lavora presso l'Ufficio del Difensore civico, della Provincia di Buenos Aires, nel capoluogo di provincia, La Plata, ed è mediatrice di comunità, mentre Natalia Messineo, Centro per l'accesso alla giustizia, del Ministero della giustizia per i diritti umani, di la Nazione, mediatrice comunitaria.
Personalmente faccio delle esperienze di dialogo, ci accenna Ayerdi, mentre condividevamo questa conversazione nella sala ristorante di Liberté, “Punto de Paz”.
- Dettagli
- Categoria: Avvisi
- Disponibile anche in:
Una giornata ricca di emozioni, in cui è stata espressa solidarietà a chi ne ha più bisogno nel contesto del confinamento. Come in tutto il mondo ogni 29 novembre si compie un atto d'amore, per ricordarci che è lo stesso atto che dobbiamo praticare ogni giorno, pensando all'altro e spogliandoci delle nostre vesti di egoismo e pigrizia, consapevoli di ciò che facciamo o avvolti da un'incoscienza portata dall'ignoranza, che non ci permette di vedere le mancanze degli altri e la ricchezza di poter dare, che vive in ognuno di noi.
Nella nostra Liberté c'era una collaboratrice, la rinomata professoressa di arti plastiche, Betina Ferrara, coinvolta fin dagli albori dello spazio, arrivata con la nobile idea della solidarietà. Si è aperto il precedente dibattito all'interno del nostro spazio e si è concordato di metterlo in pratica in modo adeguato alla circostanza di confinamento, pensando alle persone "paria", il cui significato indica, chi sono quelle persone escluse dai benefici di cui godono gli altri, e vengono addirittura maltrattati quando vengono ignorati dal tipo di trattamento, per essere considerati inferiori.
- Dettagli
- Categoria: Avvisi
- Disponibile anche in:
- Milagros Moya dell'INAES, sull'esperienza Liberté: "non è né più né meno che avanzare nella conquista dei diritti"
- Javier Cáceres, vice capo della SPB: "È una gioia poter conoscere questa impresa, che è stata portata avanti con tanto sacrificio, con tanti ostacoli lungo il cammino"
- Il capocarcere Areses, nel suo passaggio in territorio libero, definì l'opera di autogestione come notevoli progressi
- Ornella Infante: "Liberté è trasformazione, dentro l'esclusione"